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Gruppo Ratti
Bilancio di sostenibilità 2020
1.1
Una trama dalle origini
profonde
La storia e Ratti oggi esaltando, sempre, la maestria dei propri
professionisti e muovendosi nel pieno rispetto
“Quel che conta è il volere; e fare è il creare” della salvaguardia dell’ambiente così come dei
Emile Zola valori e dei principi su cui il Gruppo si fonda.
Ratti, da sempre fedele ai valori aziendali che Se la creatività ha sempre una radice nel sapere
hanno nel connubio tra heritage ed innovazione, ed è un miglioramento di qualcosa che già
così come tra maestria e qualità, la loro più eccelsa esiste, si comprende bene lo spirito e l’impegno
espressione, raggiunge nel 2020 l’importante di Ratti nella cura e nella valorizzazione del
traguardo dei settantacinque anni di attività. proprio patrimonio culturale custodito anche
nell’esclusivo archivio, così da poter offrire, ogni
Una citazione colta che racchiude lo spirito volta, disegni e stampe che diventano scelta
del Gruppo Ratti, che fin dai primi movimenti privilegiata delle più importanti case di moda e
sui tavoli da stampa, nel 1945, ha fatto della del design di tutto il mondo.
creatività la propria vocazione, diventando un
impegno quotidiano che coinvolge tutti coloro Ogni collezione proposta da Ratti trae ispirazione
che varcano i cancelli di Via Madonna. Un dal proprio archivio esclusivo e culmina con
pensiero che coltiva talento e bellezza, trovando l’estrema cura di ogni dettaglio con cui è
il proprio spazio tra innovazione e concretezza, realizzato ogni tessuto o accessorio nella cui
Da Ludovico il Moro alla rivoluzione industriale, fino al Made in Italy
La storia del Gruppo Ratti si muove fattura preziosa. La produzione e favorendo così lo sviluppo di
all’unisono con la secolare storia di della seta era stata introdotta in questa nuova produzione tessile in
Como, città della seta. Europa dall’Oriente qualche anno sostituzione alla tradizionale lana. Fu
prima, sfidando la pena di morte questa la visione lungimirante che,
Le prime tracce dell’arte serica, prevista dagli imperatori cinesi e secondo molti storici dell’economia,
nel distretto comasco, risalgono giapponesi per chi violava il segreto rappresenta il primo germe di quello
“Quel che conta è il volere e fare; è il creare” Emile Zola
agli inizi del XV secolo: un secolo che proteggeva le tecniche di spirito imprenditoriale caratteristico
durante il quale la manifattura realizzazione del prezioso tessuto. della Lombardia.
italiana fu particolarmente fiorente
ed orientata verso un prodotto È stato il Duca di Milano, Ludovico Inizia così uno sviluppo che,
pregiato ed esclusivo grazie al quale Sforza, ad imprimere un’accelerata nel Seicento, rende l’Italia e
il nostro Paese divenne famoso sostanziale al mondo serico, Como in particolare, il distretto
nel mondo, tanto che, in Europa, imponendo ai contadini locali d’eccellenza per la produzione di
l’espressione ouvrage de Lombardie di piantare, negli appezzamenti stoffe dai meravigliosi disegni e
divenne sinonimo di oggetto dalla del ducato, gli alberi di gelso colori. La rivoluzione industriale,
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