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ITMF premia il contributo di Ratti allo sviluppo del progetto ReHubs.

Alla Conferenza Annuale dell’  ITMF ( International Textile Manufacturers  Federation), tenutasi a settembre  a Davos in Svizzera  , il Progetto “ Rehubs Initiative for fibre to fibre Recycling in Europe ” è risultato fra i  vincitori dell ‘ITMF Cooperation Award 2022 .  Il  certificato del prestigioso riconoscimento è stato rilasciato alle imprese che hanno contributo al progetto , fra le quali figura Ratti Spa.

La Rehubs Initiative ha elaborato uno studio ed avviato un progetto collaborativo per lo sviluppo delle tecnologie del riciclo dei materiali tessili, in risposta alle sfide ed ai traguardi della Strategia  per un Tessile Sostenibile e Circolare della Commissione Europea, e costituisce un prezioso strumento di indirizzo per lo sviluppo di  schemi EPR a livello nazionale

Ratti con Accademia Costume e Moda al Fashion Graduate Italia

Accademia Costume & Moda (ACM) ha preso parte all’ultima edizione di Fashion Graduate Italia (FGI): evento organizzato da Piattaforma Sistema Formativo Moda Ente del Terzo Settore (ETS), che riunisce le migliori Istituzioni e Accademie italiane formative post diploma e dedicato agli studenti oltre che a tutti gli appassionati di moda.

Durante la FGI, 9 “alumni” dell’Accademia, iscritti all’ultima edizione del Master in Alta Moda, Fashion Design, hanno presentato il proprio progetto/collezione: un vero e proprio excursus, specchio della propria identità creativa e punto di partenza verso una nuova visione del mondo dell’Alta Moda.

Il Master, che spazia dallo studio dell’evoluzione dello stile, alla tecnica volta all’acquisizione di competenze sulle materie prime fino agli aspetti tecnologici e sperimentali, dell’Alta Moda, vanta anche quest’anno anno la partecipazione di Ratti.

Guarda il video della sfilata QUI 

 

The Values of Fashion – Venice Sustainable Fashion Forum a Venezia

“Oggi siamo chiamati a dare un nuovo significato al vestirsi, alla sostenibilità dei capi e al loro fine vita”

 

 

Il nostro  AD Sergio Tamborini, come presidente Sistema Moda Italia,  ha aperto la seconda giornata del Venice Sustainable Fashion Forum (27-28 ottobre 2022), organizzato in collaborazione con Camera Nazionale della Moda Italiana , The European House-Ambrosetti e Confindustria Venezia.

 

Una due giorni unica di riflessioni per il sistema tessile&moda e i suoi protagonisti coinvolti nella transizione sostenibile. Chi sono i protagonisti della catena del valore chiamati al passaggio “da sostenibilità a responsabilità”? Produttori e brand, consumatori più responsabili e decisori politici. 

 

“The Values of fashion”, è il titolo della seconda giornata , perché è importante che la moda continui a parlare di valori per l’intera industria e di misurazione dei progressi fatti per affrontare le sfide future. 

Approfondisci con l’articolo di Milano Finanza Fashion

Ratti collabora con Project for People

In occasione della nona giornata mondiale dedicata alla generosità ed alla solidarietà, Ratti, da sempre attenta ad ogni forma di sostenibilità sociale, e Project for People, associazione che da 28 anni opera in ambito sanitario, educativo ed economico a favore di oltre un milione di mamme e bambini in Bénin, Brasile, India e Italia, si uniscono in partnership per sostenere un laboratorio di sartoria sociale gestito da professionisti provenienti da diversi Paesi dell’Africa e dar vita ad un collezione di borse ed accessori unici, uniti da un unico ed esclusivo “filo rosso”.

Il wax di cotone Ratti adattandosi ad ogni tipo di confezione crea le basi per il lavoro di Project for People che accoppiandolo con il tessuto di jeans realizza una collezione di borse ed accessori unici, frutto di studio e ricerca per mostrare i segni che marcano la differenza tra una borsa e l’altra quasi fossero opere d’arte.

Se vuoi conoscere meglio il progetto clicca qui 

Quadriennale in Chimica e Materiali a curvatura tessile: un percorso apprezzato da studenti e aziende.

Si è tenuta lunedì 22 novembre, presso l’ISIS Paolo Carcano di Setificio, la conferenza stampa per promuovere il percorso quadriennale di Chimica e Materiali a curvatura tessile. Una modalità che il Ministero dell’Istruzione annuncia di voler ampliare con una proposta di oltre mille corsi in tutta Italia.

Prima della conferenza stampa, il nostro Amministratore Delegato e Presidente di Sistema Moda Italia, Sergio Tamborini, insieme al Presidente di Fondazione Setificio Graziano Brenna e al Dirigente scolastico Roberto Peverelli, ha visitato l’ISIS Paolo Carcano di Setificio incontrando studenti e docenti e apprezzando l’offerta formativa dell’istituto.

Graziano Brenna, Presidente di Fondazione Setificio, ha esordito sottolineando che si tratta di un corso che “ormai da quattro anni apre la mente dei ragazzi su un mondo molto variegato e va pubblicizzato soprattutto alle famiglie, considerato che i ragazzi di 12-13 anni normalmente scelgono la scuola in base ai consigli che vengono dai genitori e dagli amici. È sbagliato pensare che un percorso quadriennale sia un corso di serie B: in realtà permette i ragazzi di terminare gli studi con un anno di vantaggio. A pochi metri dalla nostra scuola c’è il Dipartimento di Chimica dell’Università degli Studi dell’Insubria: i diplomati possono subito iniziare l’università e laurearsi prima. Quando abbiamo iniziato c’erano cento sperimentazioni, ora saranno non meno di mille e a breve, con i progetti del Ministro Patrizio Bianchi, potrebbero diventare diverse migliaia”.

Sergio Tamborini, Presidente di Sistema Moda Italia, ha proseguito “SMI rappresenta circa 40mila aziende: si tratta di 400mila addetti, persone che fanno lavori che spesso nella filiera della moda non sono rappresentati. Quando si pensa al nostro mondo, vengono subito in mente le sfilate e gli stilisti: appare tutto come uno show, ma dietro c’è una quantità di lavoro manuale che pochi conoscono davvero. In SMI vogliamo ridare dignità al lavoro manuale, che è una parte importantissima del nostro lavoro, e vogliamo informare, prima ancora di formare, raccontando cosa è il nostro mondo, cosa vi accade. Se ai genitori viene offerto solo un modello, come quello dello stilista, i ragazzi verranno orientati verso una certa professione. Purtroppo, l’informazione su cosa sia realmente il mondo manufatturiero tessile è scarsa. Nella nostra industria mancano tecnici, mancano operai. Le aziende hanno bisogno di persone formate, e devono essere formati anche gli insegnanti. Dobbiamo puntare sull’alternanza-scuola lavoro ma anche valutare di utilizzare le persone che escono dal mondo lavorativo per formare con la loro esperienza i giovani.

Gianluigi Broggini, Docente del Dipartimento di Scienza e Alta Tecnologia Università degli Studi dell’Insubria: “Come accennato da Graziano Brenna, il percorso formativo di cui parliamo può essere protratto anche in università. Il corso di laurea in Chimica ormai da vent’anni è strutturato in modo da permettere agli studenti di sviluppare competenze forti già dai primi anni. Poi, chi ha più interesse ad approfondire le aree base della Chimica, può proseguire la magistrale che permette sbocchi nell’ambito della ricerca e in azienda, in varie posizioni. Per chi invece è più orientato verso temi professionalizzanti, sono disponibili insegnamenti istituiti in sinergia con enti del territorio per formare nelle tematiche più vicine alle aziende. Ad esempio, Chimica e tecnologia delle formulazioni o Chimica delle sostanze coloranti. Questo fa sì che la formazione abbia una valenza in termini applicativi, ed è un’opportunità direi unica in ambito nazionale. Da sottolineare la disponibilità delle aziende e dei docenti a mettersi in gioco in campo formativo, con un’attenzione particolare mirata alla preparazione specifica dei ragazzi. Negli ultimi anni, gli iscritti al nostro ateneo sono sempre di più e arrivano ragazzi da diverse zone d’Italia. Mediamente, gli studenti del Setificio hanno un ottimo livello di preparazione”.

Claudio Gentili, Former Education Area Manager di Confindustria: “Lo scorso ottobre il Presidente Draghi, parlando in una scuola tecnica di Bari, ha detto parole preziose: ‘Investire nella scuola è un dovere civile e un atto di giustizia sociale. Un sistema educativo che non funziona alimenta le disuguaglianze, ostacola la mobilità e priva l’Italia di cittadini capaci e consapevoli’. Conosco bene Como e vi invidio. In una realtà di desertificazione delle specializzazioni tecniche (il cosiddetto mismatching), voi avete la fortuna di avere il Setificio, che è strettamente collegato alle imprese. Un tempo era normale, oggi è un grande privilegio da conservare e rafforzare. Non è un vantaggio uscire prima dalla scuola, è un ‘non svantaggio’. Perché in Europa la scuola dura dodici anni e i nostri ragazzi che vanno a lavorare all’estero arrivano un anno in ritardo. Il quadriennale è un modo per non essere svantaggiati rispetto agli altri studenti europei”.

Paolo Bastianello, Comitato Education di Confindustria Moda: “Rappresento un settore industriale che raggiungeva 98 miliardi di fatturato – di cui 70 di export – prima del Covid. Nel 2018, si era stimato che da questo mondo sarebbero uscite 48-50mila persone per ragioni di età. Dobbiamo colmare questo vuoto. Nelle nostre aziende è stata saltata una generazione. Il corso quadriennale del Setificio è essenziale come l’aria in tutto il settore manufatturiero. Vi prego però di non scrivere ‘il mondo del fashion’ ma ‘l’industria della moda e accessorio’. La parola fashion trae in inganno: dobbiamo far capire alle famiglie e ai docenti orientatori che la formazione tecnica non è di serie B. Siamo il biglietto da visita dell’export italiano ma non si vive di sole sfilate. Ad esempio, fare l’orlatrice nel calzaturiero di alta gamma non è un lavoro di serie b. Il prossimo Job&Orienta (in programma dal 25 al 27 novembre a Verona) sarà incentrato sulla sostenibilità Oggi significa, ad esempio, saper realizzare un paio di jeans con meno acqua, riciclare quest’acqua, ma servono competenze.

Roberto Peverelli, Dirigente Scolastico ISIS Paolo Carcano di Setificio, ha concluso i lavori dicendo: “credo che da quello che abbiamo ascoltato emerga con chiarezza quanto le scuole siano parte integrante di un sistema, producano formazione per il mondo delle imprese e del lavoro, non siano realtà separate tra loro.

L’ISIS Paolo Carcano di Setificio lavora molto su questo: cerchiamo di costruire legami, di dissolvere frontiere, di ridurre separazioni inutili tra scuola e impresa, e lo facciamo in molti modi, con l’alternanza scuola-lavoro, l’apprendistato, il placement. Abbiamo diverse tipologie di corsi, i nostri studenti di chimica sono tanti e molti proseguono gli studi all’Università. Per loro è importante acquisire competenze in campo di chimica tessile, perché potranno ritornarvi con una qualifica superiore. Il corso quadriennale, giunto al quarto anno, è stata un’esperienza importante. Abbiamo ricevuto pareri favorevoli sulla preparazione degli studenti e credo che questa esperienza sia una risorsa per il territorio su cui insistere e lavorare. Inoltre, come Presidente della Rete TAM – Rete nazionale degli istituti settori tessile abbigliamento moda), che lavora a strettissimo contatto con SMI e con Confindustria Moda, vorrei sottolineare come in questi anni abbiamo prodotto tanto in termini di idee e azioni per promuovere le nostre scuole. La scuola deve essere capace di attirare studenti, di formarli, ma per farlo bene abbiamo bisogno di continuare a crescere in qualità. Le competenze cambiano, l’istruzione deve essere sempre migliore”.

In questo video la testimonianza del Presidente della Fondazione Setificio Graziano Brenna e del Presidente di Sistema Moda Italia, Sergio Tamborini, che insieme hanno visitato aule e laboratori di Via Castelnuovo.

Cop26

Ratti presente al COP26 di Glasgow con il progetto 2ndLife

In occasione del ventiseiesimo vertice, da qui il nome Cop26, presieduto dal Regno Unito, Ratti ha scelto di partecipare e raccontare, nella BlueZone espositiva della conferenza, il proprio progetto di upcycling “2ndLife”.

Da oltre 30 anni, le Nazioni Unite riuniscono quasi tutti i Paesi del mondo per trattare il tema del clima, cercando di rendere questo argomento una questione di priorità assoluta. Durante i lavori del vertice di Glasgow, al quale saranno coinvolti oltre 190 leader mondiali insieme a decine di negoziatori, rappresentanti di governo, delle aziende e delle associazioni, saranno presentati i diversi contributi su come affrontare i cambiamenti climatici ed arrivare a definire le strategie a lungo termine in tema di economia circolare.  

Un’economia è circolare quando il valore dei prodotti, dei materiali e delle risorse è tenuto in vita il più a lungo possibile. Nella circolarità, il “rifiuto” cessa di essere tale (end of waste) e diventa materia prima seconda. Partendo da questo assunto, 2ndLife di Ratti diventa un progetto volto alla progettazione e realizzazione di prodotti e servizi circolari, oltre che materiali a cui dare una nuova vita.

Il progetto 2ndLife si struttura in:

2ndLIFE FIBERS che trasforma la seta riusata/riciclata in un isolante innovativo dalle eccellenti prestazioni tecniche, creando, al contempo, una connessione versatile verso l’esterno. Questa ovatta unica, leggera e traspirante è realizzata con riuso/riciclo della seta stabilendo un nuovo standard nel mondo dello sport e del casualwear.

2nd LIFE PRINT L’upcycling dei capi invenduti oltre ad abbattere le emissioni rispetto ad una produzione ex-novo, permette di evitare una perdita economica, recuperando un capitale immobilizzato destinato alla svalutazione. Con 2nd LIFE PRINT si aprono le porte a un servizio di unicità e personalizzazione attraverso una varietà infinita di soluzioni creative che coniugano innovazione e heritage culturale di Ratti

2nd LIFE HYDRO riguarda la progettazione di un processo industriale che ripristina le performance e le funzionalità idrorepellenti delle giacche sportive, prolungando il ciclo vitale del capo e minimizzando l’impatto ambientale.

Ratti, al COP26, conferma la propria filosofia costruita su una forte valorizzazione delle proprie risorse artigianali e culturali, oltre che su investimenti in sostenibilità, tecnologia e ricerca allo scopo di poter rispondere ad un mercato globale sempre più in cerca di chiarezza e trasparenza.

 

Ratti: quando tradizione e innovazione si fondono per creare eccellenza

La lavorazione dei tessuti di Ratti è il risultato di un’arte tutta italiana. È questa una maestria fatta di attenzione per i dettagli, di rispetto della tradizione e di una nuova interpretazione dei trend della moda. L’estrema finezza della materia prima è ottenuta grazie ad una  costante sperimentazione dell’ufficio ricerca&sviluppo interno, insieme alle più moderne tecniche di filatura, tessitura, finissaggio, per donare ai tessuti fluidità ed un perfetto equilibrio tra pesi e superfici.

Tradizione e ricerca si fondono, dunque, per dar vita ad un tessuto che si è consolidato nel corso dei decenni, riuscendo ad interpretare le esigenze delle più importanti firme della moda, garantendo loro un’elevata qualità nella lavorazione dei tessuti. Nelle collezioni Ratti si alternano tessuti classici, frutto del lavoro di tessitura ma, anche, tessuti ottenuti attraverso le diverse tecniche di stampa come quella trazionale a tavolo e quella digitale inkjet.

Tutto questo è il tessuto Ratti, il prodotto di un Gruppo che ha fatto dei reparti di filatura, tessitura, finissaggio e stampa il proprio punto di forza. I tessuti Ratti sono il sapiente risultato di una radicata esperienza artigianale, tesa all’innovazione tecnologica nella lavorazione delle fibre naturali. Rappresentano l’evoluzione di un’azienda che sceglie di continuare a produrre tutto in Italia seguendo direttamente la filiera produttiva.

Sapiente maestrie e produzione sostenibile

I tessuti Ratti sono studiati e prodotti in modo da rispettare l’armonia tra qualità e processi produttivi all’interno dei reparti di filatura, tessitura e finissaggio. Quella che contraddistingue il Gruppo è infatti una produzione “verde”, che fa convivere in modo armonico il rispetto per l’ambiente con la lavorazione di oltre 5 milioni di metri di tessuto all’anno.

L’impegno verso la sostenibilità e il forte legame con il territorio è infatti un punto fermo per Ratti, da sempre attenta a preservare la qualità della lavorazione dei propri tessuti. La ricerca di nuove trame e di nuove consistenze, prende spunto prima di tutto dai trend della moda, ma si ispira inoltre alla natura, così da poter arricchire le collezioni con inedite sperimentazioni di disegni e motivi, senza perdere le radici dell’elegante classicità da sempre fondamento del marchio.

Una struttura all’avanguardia nel mondo del tessile

Ratti esalta il connubio tra tradizionale e manualità artigianale delle tecniche di stampa su tessuto, così come tra specializzazione, ricerca e innovazione nei reparti di filatura, tessitura e finissaggio. Infatti lo stabilimento di Guanzate è una struttura all’avanguardia nella quale tutti i reparti sono dotati dei più moderni macchinari del settore. ll Centro Sviluppo Tecnico si occupa dell’innovazione dei processi produttivi come nella tessitura, mentre il Centro di Ricerca e Ottimizzazione (un team di ingegneri chimico/tessili ) si interessa della ricerca e applicazione di nuovi trattamenti qualitativi sui tessuti in ambito di finissaggio.

Tessuti di design

Senza partire dalla tela di Penelope, tessuta durante il giorno e disfatta durante la notte per ingannare i pretendenti, i tessuti per l’arredamento sono, da secoli, considerati un sinonimo di comfort e lusso, di bellezza esclusiva oltre che di praticità all’interno delle abitazioni.

È questo un mondo, differentemente dal fashion, che si fonda sulla certezza, raccontando, di volta in volta, storie nuove attraverso fibre naturali come il lino, il cotone, la lana o il velluto.

Tessuti per l’arredamento che non sono creati semplicemente per arredare ma per enfatizzare la personalità di uno spazio, rendere prezioso un ambiente, anche solo attraverso un divano o una poltrona.

In questo quadro, i tessuti per l’arredo della divisione Domus di Ratti, rappresentano una collezione colta, che nasce senza un’ispirazione concreta se non il colore stesso, con tutte le sue varianti, anche quelle più tenui e nascoste, attraverso le quali il tessuto d’arredo si presenta nella forma più raffinata ed elegante.

Tessuti per l’arredamento, tra classicismo e innovazioni

I tessuti per l’arredo, oltre che a raccontare un percorso che ha spesso rimandi al classicismo fino a sfociare in un minimalismo estremo, presentano un’inclinazione tecnologica ed ecofriendly dal momento che nulla è lasciato al caso: la perfomance è componente fondamentale nella scelta commerciale.

Per queste ragioni, nella divisione Domus di Ratti spicca la ricerca sulla materia tessile, con risultati inediti che regalano ai tessuti per l’arredo consistenze inedite e tridimensionali che esaltano la corposità e la ricchezza tra trama e ordito. I tessuti per l’arredamento jacquard diventano così preziose tele grazie a fili e a laminature metalliche per restituire, in un gioco infinito di rimandi, una luminosità inaspettata.

Le fibre naturali per i tessuti d’arredo

I tessuti per l’arredo di Ratti Domus privilegiano le fibre naturali come la seta, la lana e il cotone in pesi che passano dall’ultra leggero all’ultra pesante. Nella collezione, però, non sono presenti solamente tessuti a telaio ma anche tessuti d’arredamento stampati con tonalità che variano dai mauve ai rosati fino ai blu, così da avvicinarsi al gusto di tutti e non stonare all’interno degli ambienti.

In quest’ottica, l’estetica dei tessuti per l’arredamento è scandita da momenti e suggestioni in grado di esaltare le proporzioni tra disegno e la materia su cui ogni elemento trova forma in un connubio che crea armonia tra la funzionalità d’impiego e l’estetica degli uffici stile. È questa una fusione tra aspetti tecnici e creativi dai cui nasce un nuovo equilibrio perfetto, ricetta giusta del tessuto di design e successo.

I tessuti d’arredamento: velluto di cotone, lana, lino e broccato

Tra i tessuti d’arredamento sicuramente il velluto di cotone occupa una posizione privilegiata. Questo tessuto nasce attraverso un’accurata selezione del cotone mercerizzato più soffice e resistente per ottenere un velluto italiano di alta qualità confortevole e resistente. Inoltre, è un tessuto d’arredo particolarmente versatile grazie a speciali finissaggi che esaltano i trattamenti anti-goccia ed antimacchia rendendolo adatto per tutti gli ambienti della casa. Avvolgente, dalla mano morbida e corposa, il velluto della collezione Ratti Domus ha carattere e personalità non solo da un punto di vista estetico ma soprattutto per le performance offerte.

La lana, il famoso vello d’oro che Giasone barattò con il regno di Iolco, è ancora oggi considerato un tessuto simobolo di ricchezza non solo nel mondo della moda ma anche in quello dell’arredo. La tradizione vuole, infatti, che la lana fosse usata per imbottire e rivestire il cuscino su cui venivano incoronati i monarchi in Spagna fin dal 1429 ed ancora oggi è dello stesso tessuto il cuscino ed i paramenti della Camera dei Lord quando è presente la regina. Oggi come allora, la lana è un caposaldo nelle collezioni per la semplice freschezza e quella linearità tessile e grafica che non passa mai di moda.

Tra i tessuti per l’arredamento che meritano menzione ci sono sicuramente il lino e il broccato per il rivestimento di divani e poltrone oltre che per i tendaggi. Parlando di questi tessuti  non si corre il rischio di cadere nel classico né tanto meno nei ghirigori del  Barocco perché i colori e le grafiche proposte dalla Ratti Domus, presentano tonalità fresche in abbinamento a geometrie e disegnature delicate nella loro semplicità.

I tessuti d’arredo della collezione Ratti Domus sono pensati per una casa contemporanea pervasa da quel tocco di cultura e personalità in cui lo stile si coniuga con l’estetica del gusto in una costante ricerca di autenticità e unicità.

Ampliamento, razionalizzazione e ristrutturazione dei reparti tessitura e inkjet.

Da sempre gli investimenti sono un impiego di risorse nel tempo, finalizzato ad aumentare il capitale posseduto e conferire un maggiore livello di utilità all’interno del sistema produttivo.

Anche per queste ragioni, la Ratti ha scelto di avviare un importante ampliamento, razionalizzazione e ristrutturazione della propria tessitura, passando dagli attuali 37 telai a 48 macchine disposte su una superficie di 1.675 metri quadri.

Il nuovo spazio oltre garantire un incremento nell’efficienza produttiva, è occasione per ripensare ad una maggiore flessibilità, con una idea di conversione di telai da cravatteria ad accessorio e abbigliamento. Il tutto è stato studiato architettonicamente in modo da consentire una più razionale messa in posa ed opera delle strutture. La nuova tessitura Ratti è, inoltre, stata dotata di un moderno sistema di areazione e condizionamento che garantirà una miglior qualità di prodotto. In quest’ottica ogni miglioria permetterà di affrontare in maniera efficiente ed eclettica i picchi di produzione riuscendo sempre a garantire efficienza e qualità di prodotto.

Accanto alla nuova tessitura è prevista una razionalizzazione ed ammodernamento dell’orditura ed un nuovo magazzino filati maggiormente focalizzato in termini di proposta degli stessi per le categorie merceologiche oggetto di nuova proposta stilistica e commerciale.

All’interno di una politica di costante ricerca e sviluppo sul fronte dei prodotti e dei servizi, a gennaio 2021, è stato inaugurato il nuovo reparto di stamperia ink-jet che prevede un raddoppio dello spazio in essere oggi che passa dagli attuali 1.650 mq a 3.100 mq consentendo così la messa in opera di 12 nuove macchine che si aggiungono alle 13 già operative, programma oggetto di investimenti nel prossimo triennio. Si tratta di un investimento che, partendo dalla logistica, si focalizza sul potenziamento della capacità produttiva del reparto, al fine di gestire in maniera più efficiente l’intero ciclo di stampa del tessuto.

Infatti, accanto a questo ammodernamento ed ampliamento della stamperia inkjet, con nuove macchine dedicate alla stampa doppia e alla stampa di capi confezionati come t-shirt o maglie., è stata già effettuata una ristrutturazione dell’area dedicata ai tavoli da stampa tradizionali e un’ottimizzazione della cucina colore. Ulteriori attività sono in corso di svolgimento.

Investendo risorse sull’efficienza e la qualità della produzione, si creano le condizioni ottimali per continuare ad offrire un prodotto d’eccellenza e continuare ad essere un partner affidabile per i nostri clienti dimostrando di essere una solida azienda.

2nd LIFE – I nuovi “tessili circolari” di Ratti

NUOVI PRODOTTI, SERVIZI, TECNOLOGIE DERIVANTI DAL RIUSO E IL RICICLO DEI MATERIALI.

Da sempre, la nostra filosofia è costruita su di una forte valorizzazione delle risorse artigianali e culturali, oltre che su investimenti in sostenibilità, tecnologia e ricerca allo scopo di poter rispondere alle esigenze di un mercato dal quale giungono sempre più richieste di chiarezza e trasparenza. In quest’ottica gli investimenti progettuali e le scelte produttive sono stati guidati al fine di cercare sempre soluzioni sostenibili rendendo la nostra sede di Guanzate un’arena di vera e propria sperimentazione tra innovazione e prodotto, in cui il nuovo progetto Second Life trova concretezza

 

2ND LIFE PRINT – UPCYCLING DEI CAPI INVENDUTI
Il progetto 2nd LIFE PRINT rappresenta un epicentro di energia e creatività dove idee e ispirazioni si accumulano, prendono forma e fanno esplodere una nuova estetica interpretata e riprodotta sul capo finito rimasto a stock.
In concreto, l’upcycling dei capi invenduti oltre ad abbattere le emissioni rispetto ad una produzione ex-novo, permette di evitare una perdita economica recuperando un capitale immobilizzato destinato o alla svalutazione o nelle peggiori delle ipotesi alla distruzione. È questa una opportunità che fornisce una risposta immediata alle richieste di un mercato sempre più sensibile in tema di sostenibilità, offrendo, nel contempo, un posizionamento migliore in termini di brand reputation.
Con 2nd LIFE PRINT si aprono le porte a un servizio di unicità e personalizzazione. La varietà di soluzioni creative disponibili ricalca la capacità di Ratti di coniugare innovazione e heritage culturale, mettendo a disposizione professionisti, esperti e strumenti innovativi per realizzare ogni genere di progetto.

 

 

2nd LIFE FIBERS – LA NUOVA IMBOTTITURA 
Progettato dal team di ricerca e sviluppo di Ratti e Freudenberg, 2ndLIFE FIBERS trasforma la seta riusata/riciclata in un isolante innovativo dalle eccellenti prestazioni tecniche, creando, al contempo, una connessione versatile verso l’esterno sia questo la cima di una montagna o il verde di un parco urbano.
Questa ovatta unica, leggera e traspirante è realizzata con riuso/riciclo della seta stabilendo un nuovo standard nel mondo dello sport e del casualwear. Riutilizzando e riciclando la fibra nobile, Ratti e Freudenberg confermano il proprio interesse nei confronti della sostenibilità e dei temi ambientali andando oltre il più completo rispetto per le regole di economia circolare, con lo scopo primo di ridurre al minimo assoluto l’impatto ambientale.

 

2nd LIFE HYDRO – WATER REPELLENT TREATMENT
Il modo in cui abbiamo concepito e consumato l’abbigliamento non è più sostenibile, occorre ridare valore a ciò che si indossa, trasformando l’usato in una nuova risorsa. Grazie al knowhow tecnico, unitamente alle ricerche alla base dei progetti di economia circolare (2nd LIFE FIBERS- 2nd LIFE PRINT) e all’esperienza sul campo di due guide alpine, Ratti ha potuto elaborare 2nd LIFE HYDRO: un processo industriale per ripristinare le performance e le funzionalità idrorepellenti, 2ndLIFE HYDRO prolunga il ciclo vitale del capo, minimizzando l’impatto ambientale.
2ndLIFE HYDRO ha l’ambizione di essere un progetto sostenibile di economia circolare in grado di configurarsi come un veicolo di innovazione e progresso tecnico, valorizzando l’esperienza e le competenze del Gruppo di Guanzate fino alla soddisfazione dell’utente finale.